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Tra Trump e Zelensky è il leder ucraino ad aver maltrattato il primo, non il contrario.

Immagine del redattore: Andreas PeruginiAndreas Perugini



All'unisono i media mainstream ci riportano ideologicamente, ancora una volta, una realtà palesemente falsificata.

L'incontro alla Casa Bianca tra Trump e Zelensky ci viene spacciato con la narrazione del povero Zelensky umiliato in diretta TV dal dal bullo Trump e dal suo gorilla Vance.

Sembra quasi che Zelensky fosse stato invitato alla Casa Bianca per contrattare e che ,una volta verificato che il coraggioso leader ucraino stoicamente resisteva, i due hanno iniziato ad insultarlo ed umiliarlo in diretta TV.


Chiunque faccia uno sforzo di razionalità e rimetta il bombardamento mediatico nella sua naturale collocazione della propaganda può intuire che, naturalmente, l’accordo era da firmare a favore di camere, come sempre accade nelle grandi occasioni, ma che la definizione dell’accordo stesso è, come sempre, avvenuta prima, in separata sede ad opera delle rispettive diplomazie. Da settimane Trump andava ribadendo che Zelenky era atteso alla Casa Bianca per firmare l'accordo (non certo per definirlo) https://www.rainews.it/maratona/2025/02/intesa-risorse-ucraine-venerd-zelensky-casa-bianca-trump-96084736-a4e3-4dd4-a63e-2442530dc7da.html


Zelensky, quindi, si è presentato lí con l’impegno di firmare, ma ha tradito Trump facendogli uno sgarbo e una provocazione a casa sua come gli ha rimarcato Vance e lo ha fatto difronte alle tv.

Non entro nel merito se Zelensky abbia fatto bene o meno, se fa parte di una sua strategia per il rilancio nella contrattazione o meno ma, oggettivamente, quello che ha mancato di rispetto in diretta TV a qualcuno è proprio il leader ucraino.


Questo è esattamente quello che è avvenuto al netto della propaganda mediatica che ci sta bombardando e che continua a voler sostenere le ragioni della guerra in Ucraina.

Probabilmente questa messa in scena serve ai leder europei per giustificare una ulteriore escalation nella guerra di fronte alle rispettive opinioni pubbliche che vengono ancora letteralmente gabbate.

 
 
 

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