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Nardo: Chi ha tradito chi?

  • Immagine del redattore: Andreas Perugini
    Andreas Perugini
  • 8 lug
  • Tempo di lettura: 2 min

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Caso Nardo.

Per l’ennesima volta, a strettissimo giro di posta, assistiamo a Bolzano alla narrazione ad una dimensione: quella del Centro-Sinistra.


Nardo, subentrato con le surroghe a Gennaccaro dimissionario (la sua carica in Provincia è incompatibile con quella in Comune) passa subito in maggioranza invece che rimanere all’opposizione. Passa quindi dalla Civica Io Sto Con Bolzano a Forza Italia. Il Coordinatore di FI prima dice di non saperne nulla, poi ammette.

Diciamo che l’operazione non brilla per trasparenza e non faccio particolare fatica a credere che si tratti di un’operazione condotta per puro interesse personale data la natura delle forze politiche coinvolte. Va anche ricordato che solo l’anno scorso l’ex segretario del PD locale Alessandro Huber è passato nella lista di Gennaccaro senza drammi di questo tipo, neppure mediatici.


Si è quindi gridato al tradimento e pedissequamente tutti i media locali hanno ribadito il concetto. Ne è seguito un discreto shit-storm ai danni del Nardo. Niente di drammatico, ma sicuramente non piacevole.

Però, signori, siamo veramente sicuri che la Lista Civica abbia cambiato la sua natura politica di partito votato al governo (ai limiti della prostituzione politica, diciamolo), in modo condiviso ALMENO con la sua base di iscritti e eletti se non proprio con suo elettorato? Perché è chiaro che anche snaturare la vocazione di un partito rappresenta una forma di tradimento e dei più alti. La Civica è passata da partito a vocazione governativa a partito d’opposizione. Da partito che poteva sfruttare la sua naturale centralità a lista che dovrà contendere il mercato elettorale al PD e al TeamK. Se ci sono dei mal di pancia è naturale. E so per certo che questi mal di pancia non si limitano al solo Nardo.


Nardo si dovrebbe dimettere? Dipende. Io ho militato nel M5s. Chi è stato eletto nei primi tempi aveva aderito ad un forza politica che si era costituita intorno a concetti come “Ogni eletto risponderà alla propria coscienza, non a organi direttivi e capibastone” (11.8.2011), poi tutto si trasformato nel suo contrario e non dopo congressi o dibattiti, ma per la decisione del leader. Si è quindi passati alla proposta anticostituzionale del vincolo di mandato dove basta una singola persona anche non eletta da nessuna parte per controllare centinaia di parlamentari e consiglieri. Anche no! Chi avrebbe dovuto dimettersi quindi? Grillo e Casaleggio che tradiscono i valori stessi e la natura del movimento che avevano fondato o chi ci ha "creduto" mettendoci la faccia?

Ogni organizzazione viene fondata con un atto di imperio. Che sia un'associazione, un partito, un'azienda o uno stato. Si parte da un atto arbitrario d'imperio. Da quel momento, ovvero dopo un breve periodo di sospensione delle regole democratiche, chi aderisce alla nuova organizzazione ha diritto ad una gestione democratica e quanto più condivisa.

 
 
 

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