Mattarella, sempre meno lucido, se ne esce con la frase che la violenza contro le donne è “un'aperta violazione dei diritti umani”, come se questa in Italia fosse istituzionale. Che senso ha un’affermazione di questo genere? I diritti umani sono una concezione politica-filosofica che fa riferimento giuridico alle costituzioni moderne. Nessuno parla di “violazione dei diritti umani” di fronte ai dati sulla criminalità. Al massimo se ne potrebbe parlare di fronte alla repressione poliziesca spiccia della criminalità. Partiamo dal presupposto che ormai quando si parla di violenza contro le donne si parla di femminicidi e in questi vengono conteggiati tutti gli omicidi di donne comprese ad es. quelle morte durante una rapina, tanto per inquinare l’informazione. I dati sono comunque i seguenti: dal 2000 al 2022 gli omicidi di donne si sono quasi dimezzati. 2022 104* 2021 119 2020 116 2019 111 2018 142 2017 133 2016 149 2015 142 2014 152 2013 179 2012 157 2000 199 Dopo l’ennesima inutile commissione bicamerale appena nominata sull’argomento, dopo le deliranti affermazioni su un’inesistente “emergenza nazionale”, ecco dunque la “violazione dei diritti umani”. Non sanno più cosa inventarsi di fronte a dati statistici inconfutabili che dal 1950 ad oggi non fanno che confermare un decremento di tutti i reati violenti compresi quindi anche il femminicidio inteso in qualunque accezione si voglia e che pongono l’Italia tra i paesi meno violenti in assoluto anche nei confronti delle donne. qui il mio articolo scritto due anni fa. https://www.ildetonatore.it/.../lindagine-femminicidio-e.../ *dato parziale
Oltre la retorica del femminicidio di Andreas Perugini su Sfero Pubblicato il November 26, 2022 alle 4:09 PM
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