Alcune considerazioni sul referendum
- Andreas Perugini
- 6 giu
- Tempo di lettura: 2 min

Alcune considerazioni sul referendum.
1) Verosimilmente il referendum dell’8 e 9 giugno non ha nessuna possibilità di passare il quorum dato che a) l’affluenza in Italia è in costante e radicale calo da anni (oggi intorno al 60%) b) L’elettorato di destra, che è maggioritario, a ragione o meno, boicotterà le urne.
2) Quindi l’affluenza prevedibile si aggira intorno al 30%. Conti alla mano la sinistra che ha proposto questi quesiti referendari è chiaro si muova per mera propaganda, non perché pensi di avere qualche possibilità di reale successo. Di fatto sta usando gli immigrati a fini politici: tipico.
3) Se si vuole riformare o rivoluzionare il fenomeno immigratorio in Italia lo si deve fare non per colpi di mano, ma per concertazione fra le diverse forze politiche, sociali ed economiche del Paese.
Oggettivamente oggi l’iter per acquisire la cittadinanza italiana è difficoltoso e irto di ostacoli burocratici. E l’iter INIZIA dopo 10 anni di residenza. Altrettanto oggettivamente l’Italia è attualmente il paese europeo che ha concesso nettamente il maggior numero di nuove cittadinanze sia in numeri assoluti che in percentuale rispetto alla popolazione. È chiaro che se si vuole addirittura dimezzare i tempi questo va fatto in un quadro di riforme che garantisca la sicurezza in generale e la sicurezza socio-economica dei cittadini in particolare. L’attuale quadro vede invece flussi migratori pressoché senza controllo e criminalità piccola e media dilagante. Nel frattempo si registra anche una compressione di stipendi, diritti, welfare e un conflitto crescente fra le fasce più deboli della società.
4) Sia la Destra che la Sinistra devono togliersi dalla testa l’idea che i nuovi cittadini, una volta acquisita la cittadinanza, fungano da bacino elettorale per le sinistre. Questa è un’idea semplicemente ignorante, nel senso che ignora la realtà sia mondiale che nazionale. I nuovi cittadini quando votano lo fanno PREVALENTEMENTE premiando partiti di centro-destra. Qui una rapida spiegazione dell’ovvio fenomeno.
Personalmente io andrò a votare perché ritengo scorretto il quorum (non dovrebbe esserci come non c'è per le elezioni) e non voglio neppure che qualche illuminato think tank progressista in futuro abbia argomenti per paventare la balzana idea di introdurlo per le elezioni.
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