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Diego Salvadori ha ragione e chi lo infama ha torto marcio

  • Immagine del redattore: Andreas Perugini
    Andreas Perugini
  • 20 giu
  • Tempo di lettura: 3 min

È paradossale che sia proprio io a difendere pubblicamente il Consigliere Diego Salvadori di FdI Bolzano perché io con lui ci ho litigato in lungo e largo tanto sono diverse e distanti le idee che ci dividono. Lui è un conservatore cattolico mentre io sono un ateo liberale. Potremmo litigare una vita intera se solo ci venisse dato il giusto spunto. 

Avevamo litigato pubblicamente sui social a causa della rassegna pornografica che avevo organizzato col Cineforum. Invece non avevamo avuto modo di litigare per le varie rassegne di cinema gay organizzate assieme al Centaurus. 

Ma io sono autenticamente liberale e non posso accettare accuse ad hominem e gogne mediatiche organizzate ad arte da chi, per altro, come giornalista ha incarichi nell’organizzazione del prossimo GayPride cittadino e subito raccolte dall’orda della macchina del fango. 


No, Diego Salvadori non si deve scusare. Ha criticato l’esposizione della bandiera arcobaleno LGBT su un palazzo pubblico. Anche io lo ho fatto considerandola una forzatura, un’esposizione istituzionale abnorme rispetto anche a tutte le altre cause che non sono affatto meno importanti e, soprattutto in questo periodo, ho sostenuto che è grottesco esporre la bandiera arcobaleno del movimento LGBT al posto di quella arcobaleno della pace quando soffiano i venti della terza guerra mondiale, c'è un genocidio in atto a Gaza, l’attacco all’Iran e la guerra in Ucraina.

È chiaramente un’arma di distrazione di massa. 


Salvadori ha articolato brevemente ma chiaramente il suo pensiero. Ha aggiunto alla foto della bandiera al vento davanti all’edificio la citazione di Goebbels, ministro della propaganda nazista (più che braccio destro di Hitler, come è stato invece scritto): “LA BANDIERA NON SEGUE IL POPOLO MA È IL POPOLO CHE DEVE SEGUIRE LA BANDIERA”. Si tratta dunque chiarissimamente di una citazione “in negativo”. Come se ne fanno spesso (soprattutto a sinistra) ad es. accostando l’immagine di Netanyahu a citazioni di Hitler o addirittura con la svastica. E altrettanto si è fatto con Craxi, Berlusconi ecc. accostando le loro figure e le loro parole a Mussolini.  È altresì chiaro che Salvadori ha sostenuto che il motivo dell’esposizione della bandiera è diffondere il messaggio politico LGBT. Citare Goebbels rafforza il concetto della propaganda autoritaria che sarebbe intrinseco a questa operazione.


Invece si è voluto, in modo assolutamente orwelliano, capovolgere questo concetto ed attribuire a Salvadori l’intento di citare il gerarca nazista in senso positivo, come modello ideologico di riferimento, il che svuoterebbe completamente di senso il messaggio stesso del post.

Ma soprattutto quella di Salvadori è una profezia che si autoavvera!


Sì, perché è stata fatta un’operazione squallida nei confronti di Salvadori e gli attacchi nei suoi confronti dimostrano solo il tentativo di imporre in modo violento ed autoritario il pensiero unico woke. È vietato criticare il movimento LGBT. Chi osa criticarlo DISCRIMINA ed è un NAZI-FASCISTA. Il movimento Lgbt non può essere criticato e il diritto di libertà di espressione vale meno dei diritti della comunità gay. 


È grave quanto è accaduto, è grave perché è stato fortemente minacciato un diritto umano inalienabile e letteralmente calpestato lo spirito della nostra costituzione.


Massima solidarietà al Consigliere Comunale Diego Salvadori, anche se non mancheremo di litigare in futuro per le mille idee che ci dividono. 



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NOTA IN AGGIUNTA

Salvadori ha quindi ragione e la ragione ce l'ha due volte proprio perché la sua è una profezia che si è autoavverata. In modo totalmente illiberale si è preteso di censuralo e azzittirlo

Chi lo attacca ha invece tre volte torto:

1) Perché indubbiamente una bandiera di un qualsiasi movimento esposta su un palazzo pubblico istituzionale determina una chiara posizione politica. E la pratica non è prevista affatto dalla normativa vigente.

2) Perché il suo post ha un senso compiuto in italiano solo se si interpreta in senso negativo la citazione mentre se si interpreta la citazione come un riferimento ideologico positivo il tutto perde senso.

3) Perché la macchina del fango e l'operazione di distorsione orwelliana delle parole sono un segno netto ed inequivocabile della volontà di voler imporre un pensiero unico.




 
 
 

1 Comment


vittoria criscuolo
vittoria criscuolo
Jun 22

Complimenti esiste anche l’onestà intellettuale in politica a sinistra

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